Pubblicato il 04/12/24e aggiornato il

Grammatica a scuola: le esclamazioni (o interiezioni)

Con oggi siamo giunti all'ultimo capitolo del programma di grammatica previsto nella classe 5° della scuola elementare (oggi chiamata "scuola primaria").

Parliamo di "esclamazioni", che vengono dette anche "interiezioni". Come sempre cerchiamo di capire meglio l'argomento, con semplici spiegazioni e facili esercizi (frasi di esempio).

Le esclamazioni sono parole che esprimono: dolore, gioia, stupore, noia, incitamento, rabbia, e altri tipi di emozioni. Fanno subito capire come ti senti, cosa provi, con che tono (umore) stai comunicando.

Solitamente vengono accompagnate, seguite, da un punto esclamativo (!). Sono parti "invariabili" del discorso e non hanno un collegamento grammaticale con le altre parole.

Ecco qualche frase d'esempio.

  • "Ahi!", lo dici quando ti fai male.
  • "Brr!", quando senti freddo.
  • Mentre dormi, al momento che senti suonare la sveglia, potresti dire "Uffa!", oppure "Che peccato! Stavo facendo un bellissimo sogno."
  • Quando incontri qualcuno che conosci potresti urlare "Ciao!", o anche "Arrivederci!", oppure "Addio!".
Ora scriviamo qualche frase con esclamazioni.
  • Per favore, silenzio in classe!
  • Vieni con noi a giocare, dai!
  • Il treno sta partendo, sbrigati!
  • Corri! Altrimenti perdi l'autobus.
  • Si è rotta la matita, non posso più disegnare. Uffa!
  • Hai fatto tutti i compiti di matematica. Bene!
Visto? Le esclamazioni possono essere rappresentate anche da nomi, aggettivi e verbi. Non solo con dei "versi" di dolore ("Ahia!"), sorpresa/stupore ("Wow!"), felicità ("Evviva!") e simili.
  • Complimenti! Congratulazioni!
  • Alla buon'ora!
  • Che idea fantastica!
  • In bocca al lupo!
  • Basta! Smettila!
  • Come sei diventata grande!
  • Ahimè! Se n'è andato poco fa.

Bambino svegliato da una sveglia, esclama "Uffa!"

L'esclamazione, a voce, si capisce subito grazie al tono di voce utilizzato. Parlando si può intuire se una persona sia triste, arrabbiata, rassegnata, dolorante.

Per questo motivo, quando invece scriviamo, dobbiamo ricorrere al punto esclamativo. In questo modo sappiamo che siamo di fronte ad un'esclamazione.

Altrimenti, leggendo, non riusciremmo facilmente a comprendere le emozioni, le sensazioni trasmesse dalla persona.

La punteggiatura è fondamentale per far meglio capire cosa (e come) vogliamo comunicare. Le esclamazioni, in questo caso, rendono il linguaggio "più vivo"!

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