Pubblicato il 30/07/24e aggiornato il

Perché si dice "schiacciare un pisolino"?

Tra i vari modi di dire tipici del nostro Paese ne troviamo uno che tutti voi sicuramente avrete utilizzato o sentito dire, almeno una volta nella vita.

"Schiacciare un pisolino".

Perché si dice così? E da cosa deriva? 

Andiamo con ordine, iniziando dalla base: cosa vuol dire, qual è il suo significato?

Schiacciare un pisolino, significato

Per chi non lo sapesse significa dormire, o meglio, l'intenzione di fare una breve dormita, un sonnellino.

Solitamente si riferisce a quel riposo che in molti fanno il pomeriggio, dopo pranzo, magari la domenica con la pancia bella piena e quella sonnolenza che ti travolge.

Oppure, verso sera, in seguito ad una giornata lavorativa intensa, si "chiude un occhio" per riposarsi un po', giusto quel che serve per dedicarsi poi ad altro con maggiore energia.

Perché si "schiaccia" un pisolino, le origini del modo di dire

Ora che tutti ne conosciamo il significato, cerchiamo di capire perché si dice così, da dove deriva questa frase e chi l'ha utilizzata la prima volta.

"Schiacciare un pisolino" pare sia un modo di esprimersi di origine toscana. Sappiamo, ad esempio, che a Firenze veniva utilizzato già nel 1500. Il verbo era "stiacciare" che significa proprio "schiacciare". Si diceva quando si doveva fare una breve dormita.

"..e dopo desinare un sonnellino puoi stiacciare". 

(Agnolo Bronzino, fiorentino nato nel 1503 e morto nel 1572).

Passiamo ora all'altro termine, "pisolino", che è un diminutivo di "pisolo".

Questi due termini facevano parte del linguaggio popolare, in Toscana, almeno dalla seconda metà del 1800. "Pisolo" lo si trova dalle parti di Venezia già verso la fine del 1700.

"Pisolo", origini della parola

Secondo alcune fonti si tratta di un termine che deriva dalla parola "pesolo", il cui significato è legato "pendulo", ossia che pende, dondola.

Questo passaggio lo si spiega con il fatto che, quando qualcuno fa un sonnellino, magari seduto su una sedia, la sua testa inizia a barcollare, a inclinarsi di qua e di là. Dondola, pende in avanti e torna indietro, da un lato e poi dall'altro. Il tipico comportamento, involontario, di chi è nel dormiveglia: la testa pende per il sonno, la stanchezza, ma il corpo reagisce per non farci cadere a terra mentre dormiamo. Ecco perché si dondola con il capo.

Esiste anche il verbo: "pisolare".


Vignetta fumetto Topolino numero 953 del 3 marzo 1974
Paperino sta per schiacciare un pisolino su un'amaca


"Pennica" e "Pennichella", origini e significato simili a "pisolo"

A questo punto, perché non fare un salto in avanti e analizzare un altro termine molto diffuso in Italia, un modo di dire popolare che in molti conoscono: fare una pennica, o una pennichella.

Anche qui, la parola deriva proprio dal gesto involontario dell'addormentarsi in piedi o seduto. La testa dondola, inizia a "pendiculare" (dal latino, significa "pendere"). Pencolare, ondeggiare, oscillare e via dicendo.

Da pendiculare arriva poi la pennica, la pennichella.

Insomma, il senso è sempre lo stesso. La testa che ondeggia e non riesce a stare dritta, perché non si riesce a stare svegli. Non importa dove siamo e come siamo sistemati, il nostro corpo decide di "schiacciare un pisolino", di "fare una pennichella".

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