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Napoleone Bonaparte, storia per scuola primaria

Dopo aver trattato la "Rivoluzione francese" nel precedente capitolo (collegamento in fondo) è giunto il momento di parlare di un grande personaggio storico.

Come abbiamo visto, il nuovo governo, formato dal Direttorio, ha deciso di rinforzare l'esercito. Una parte di esso viene affidato proprio al generale Napoleone Bonaparte.

Nato ad Ajaccio (Corsica) nel 1769, morirà sull'isola di Sant'Elena nel 1821.

Si fece subito notare per le sue abilità militari. Uno dei primi più importanti compiti fu quello dell'invasione in Italia.

Sommario

Napoleone entra in Italia


Superate le Alpi con un piccolo esercito, riuscì comunque a sconfiggere Piemontesi e Austriaci.

All'inizio, gli italiani furono contenti del suo arrivo. Speravano di poter vivere anche loro una rivoluzione come quella francese, contro le monarchie. E Napoleone si dimostrò molto furbo, promettendo al popolo italiano la nascita di repubbliche democratiche, governate dai cittadini.

Presto, però, gli italiani (delusi) capirono il vero obiettivo del generale corso: conquistare e sfruttare l'Italia, soprattutto portando via importanti opere artistiche.

Intanto, Napoleone trattò con l'Austria, ottenendo uno scambio di territori: agli austriaci la Repubblica di Venezia e ai francesi la Lombardia.

Napoleone in Egitto, contro l'Inghilterra


Dopo Piemonte e Austria, mancava il nemico più potente: l'Inghilterra.

La sua idea fu quello di isolare gli inglesi, bloccando il commercio di risorse e materie prime provenienti da Oriente. Con le sue navi sbarcò in Egitto, per poi dirigersi verso l'India.

Purtroppo, per lui, non ci riuscì: gli inglesi avevano una potente flotta che distrusse quella francese. Alla fine fu Napoleone ad essere isolato, senza possibilità di ricevere aiuti via mare dalla Francia.

Napoleone si fa nominare imperatore dei Francesi


L'Austria, approfittando dell'assenza di Napoleone (in Egitto) ritornano ad invadere l'Italia. Il generale francese fu così costretto a tornare sulla penisola per fermare gli Austriaci. Vinse una grande battaglia a Marengo, in provincia di Alessandria (Piemonte).

Diventando sempre più popolare, nel 1804 (mese di maggio) decise di farsi nominare imperatore dei Francesi.

A questo punto, la maggior parte dei sovrani europei, preoccupati di una possibile conquista francese di tutte l'Europa, decisero di allearsi contro la Francia. Tuttavia, non ci riuscirono e vennero sconfitti.

Per dominare gli inglesi, Napoleone decise di bloccare il loro commercio con l'Europa, obbligando tutti i porti principali a non fare attraccare navi anglosassoni. Questo era il nuovo piano dell'imperatore: lasciare l'Inghilterra senza cibo, senza risorse, senza materie prime per l'industria.

Ritratto di Napoleone Bonaparte
Napoleone Bonaparte


Napoleone in Russia, la disfatta di Waterloo


Qualcosa, però, non funzionò. Il progetto di Napoleone fu rovinato dai Russi, che continuavano a disobbedire al francese. Decise così di invadere la grande Russia.

L'aspetto più curioso è che il condottiero, avanzando in territorio russo, non trovò alcuno ostacolo, poca resistenza. Giunse facilmente fino a Mosca.

Vittoria schiacciante? No, per niente. Qui iniziò il declino del generale Bonaparte.

I Russi (strategicamente o involontariamente secondo gli ultimi studi storici), incendiarono tutta la città costringendo i francesi a rimanere senza cibo e senza un riparo.

Per Napoleone c'era il rischio di trovarsi un enorme esercito senza provviste e fortemente indebolito dall'arrivo del freddo inverno. Sotto la controffensiva russa, ordinò quindi ai suoi soldati di ritirarsi.

L'imperatore non sembrava più invincibile, così gli Stati Europei approfittarono del momento per combattere contro i francesi. Nel 1813 venne battuto a Lipsia (in Germania) ed esiliato nell'isola d'Elba (1814).

Napoleone, però, non fu ancora completamente sconfitto.

Nel febbraio del 1815 fuggì dall'isola e tornò in Francia. Qui, con mille uomini, entro a Parigi tra la folla esultante ("Viva l'imperatore!"). Guidò la Francia per altri cento giorni, dopodiché fu definitivamente sconfitto a Waterloo, in Belgio.

Questa volta venne esiliato in un luogo molto lontano, in mezzo all'Oceano Atlantico: sull'isola di Sant'Elena, dove morì nel 1821, a 52 anni.

Curiosità


Napoleone venne incoronato, come imperatore dei francesi, il 2 dicembre 1804 presso la cattedrale di Notre-Dame, a Parigi.
Per l'occasione venne invitato Papa Pio VII, ma non fu il pontefice a incoronare il francese: Napoleone si mise la corona in testa da solo; dopodiché poggiò un'altra corona sul capo della moglie, Giuseppina, in qualità di imperatrice.

Capitoli

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