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Medioevo: Italia spartita tra Francia e Spagna

Con la discesa in Italia del re Carlo VIII, poi sconfitto dalla Lega antifrancese (argomento del precedente capitolo), si chiude solo la prima parte dei tentativi di predominio da parte della Francia nella penisola. Parliamo del biennio 1494-1495.

Iniziamo con l'avvicendamento tra Medici e Savonarola.

Savonarola a Firenze

L'arrivo dei francesi in Toscana portò ad un evento importante: l'allontanamento dei Medici e il ritorno alla Repubblica. In questo contesto salì alla ribalta un frate domenicano di Ferrara, Gerolamo Savonarola (nato nel 1452 e morto nel 1498). Predicatore, contro la corruzione, era stato cacciato da Bologna a Firenze nel 1480, presso il convento di San Marco. In poco tempo riuscì a farsi apprezzare dai fiorentini, talmente tanto da indurli a nominarlo come riformatore religioso e politico della Repubblica (nel 1494).

Savonarola cercò di attuare due riforme, una religiosa contro la corruzione della Chiesa (attaccando più volte il Papa) e una politica contro i Medici, cercando anche di far diventare Firenze simile a Venezia, più democratica.

Entrambe le riforme, però, fallirono. Il suo accanimento politico e religioso aveva creato parecchi malcontenti, sia tra i partiti politici, sia da parte di Papa Alessandro VI, il quale scomunicò Savonarola. Il convento di San Marco su assalito e Savonarola arrestato insieme ad altri due domenicani: fra Domenico Buonvicini e fra Silvestro Maruffi. Seguì un processo, da parte della Chiesa, e la condanna fu l'impiccagione e il rogo, bruciati in quanto eretici. L'esecuzione il 23 maggio del 1498, in piazza della Signoria.

Luigi XII, nuovo re di Francia, in Italia

Intanto in Francia, sempre nel 1498, il re Carlo VIII morì all'età di 28 anni. Non avendo eredi, salì al trono il cugino, Luigi XII, nuovo sovrano fino al 1515. 

Egli decise di tornare in Italia per rivendicare i suoi diritti sul Ducato di Milano (essendo discendente di Valentina Visconti) e sul Regno di Napoli (per discendenza dagli angioini).

La Francia conquista il Ducato di Milano

Luigi XII adotta una tattica diversa dal cugino predecessore. Non usa solo la forza, ma anche la diplomazia, alleandosi con la Repubblica di Venezia e garantendosi l'amicizia del Papa.

Come ha fatto ad ottenere queste collaborazioni? A Venezia promise Cremona e Ghiara d'Adda; a Cesare Borgia, figlio di Alessandro VI (il Papa), diede il Ducato di Valentinois (in Francia). Cesare Borgia fu in seguito soprannominato Duca Valentino.

Nel 1499 i francesi superano il Ticino, guidati da Gian Giacomo Trivulzio, milanese nemico degli Sforza. Contemporaneamente i veneziani oltrepassavano l'Adda. Milano era circondata, Ludovico Maria Sforza, detto il Moro, si arrese e fuggì in Germania, da suo genero, l'imperatore Massimiliano.

Il Moro tornò l'anno successivo (1500) con soldati svizzeri ma venne nuovamente sconfitto in battaglia a Novara. Venne catturato e portato in Francia, dove morì nel 1508. Luigi XII conquistò facilmente il Ducato di Milano, che rimarrà francese fino al 1512.

I soldati svizzeri, tornando in patria, conquistarono territori milanesi: Lugano e Bellinzona, che entrarono così a far parte della Confederazione Svizzera; luoghi che verranno chiamati "Canton Ticino".

Francesi conquistano il Regno di Napoli

Al sud la situazione era un po' più complicata, per le parentele di Federico III d'Aragona con il re di Spagna, Sardegna e Sicilia (Ferdinando II d'Aragona, soprannominato "il Cattolico"). Così, Luigi XII firmò un patto segreto con il re spagnolo, in modo da spartire i territori tra i due. La Francia avrebbe preso Campania e Abruzzo, la Spagna il resto.

Federico III fu vittima di un'imboscata. Mentre i francesi attaccavano da nord, lui fece entrare nel regno gli spagnoli giunti in nave, credendo che questi fossero venuti per aiutare il Regno di Napoli. Invece fu tradito proprio dalla sua parentela e nulla poté fare contro un doppio attacco, di cui uno dall'interno.

La fortezza del Regno di Napoli

In foto qui sopra: Castel Nuovo - Maschio Angioino*

Federico III si arrese ed ebbe, come "premio", il Ducato di Angiò e una cospicua rendita. Terminò così, dopo vari decenni, il dominio aragonese a Napoli.

Spagna e Francia, però, nonostante l'accordo, manifestavano una certa preoccupazione per il controllo di un territorio in particolare: la zona nord della Puglia. Arrivarono così alle armi e la guerra durò tre anni. Vinse la Spagna, guidata da Gonzalo Fernández de Córdoba (detto anche Consalvo di Cordova), con la battaglia di Cerignola (28 aprile 1503). I francesi furono quindi anche allontanati dal Regno Di Napoli.

La conclusione delle ostilità si ebbe con la Pace di Blois (22 settembre 1504), assegnava alla Spagna il Regno di Napoli e alla Francia il Ducato di Milano.

Altri capitoli

*Il Castel Nuovo, la fortezza del Regno di Napoli, venne utilizzata poi dagli spagnoli come presidio militare. In precedenza, per gli aragonesi, rappresentava la residenza reale.

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