Pubblicato il 23/04/24e aggiornato il

Figure retoriche: onomatopea, significato ed esempi

A volte materie come l'Italiano possono rivelarsi davvero interessanti, nonostante le numerose regole e i testi da studiare. A scuola, ad esempio, ho sempre trovato divertenti le "Figure retoriche".

Ma, cosa sono le figure retoriche?

Si tratta di un artificio, un "trucchetto", per descrivere qualcosa in modo originale, una modifica della forma del linguaggio.

Molte, come ad esempio la metafora, l'allegoria, vengono utilizzate nelle poesie. Potremmo pensarle come un tocco di colore in più nelle frasi, un po' di brio, vivacità letteraria.

Oggi vorrei proporvi una spiegazione facile facile su una di queste figure retoriche, l'ONOMATOPEA.

Sommario

Cos'è l'onomatopea?


Vediamo qual è il suo significato.

Sicuramente, quasi tutti voi, avete avuto a che fare questa figura. Sia leggendo (pensiamo ai fumetti), sia giocando con i vostri amici o guardando i cartoni animati.

Infatti, l'onomatopea è un vocabolo o una frase che riproduce il suono o il rumore della cosa o dell'animale che si vuole indicare.
Possono anche essere formate da più parole, messe vicine.
Forniscono subito l'idea del significato.

Qualche esempio aiuterà a capire meglio.

Esempi di onomatopea


Appena ne leggerete qualcuno capirete immediatamente di cosa stiamo parlando e vi sarà facile anche trovarne altri.
  • "Tic tac"
    cosa ci fa pensare? Ad una sveglia, un orologio
  • "Bau bau", "Miao" e "Grrr"
    un cane che abbaia, un gatto che miagola e un leone (o il verso di un animale feroce)
  • "Din don"
    al suono delle campane o del campanello
  • "Boom"
    un qualcosa che esplode
  • "Sigh"
    tristezza per qualcosa
  • "Patatrac"
    qualcosa che si è rotto
  • "Drin drin"
    il suono del telefono
Insomma, l'onomatopea è una parola o un insieme di parole che descrive un oggetto, un rumore, un animale, con il suono che fa.

Se ci pensate bene, potreste trovarne tantissime di espressioni legate a questa figura retorica.

Tra i poeti, Giovanni Pascoli era tra quelli che ne utilizzava di più: "...un breve gre gre di ranelle.." (il verso che fanno le rane); "...sentivo un fru fru tra le fratte.." (animali tra i cespugli).

E poi ancora altri esempi di onomatopee
  • "Sob"
    un singhiozzo
  • "Gulp"
    essere sorpresi, stupiti
  • "Splash"
    un tuffo nell'acqua, uno spruzzo
  • "Bang"
    il rumore dello sparo di una pistola, un fucile
  • "Gasp"
    ansimare, esprime sorpresa e stupore
E via di seguito.

Qui sotto, nell'immagine, potete osservare una pagina qualsiasi del famoso fumetto Topolino. Quante onomatopee che ci sono!!

Pagina del fumetto Topolino

Foto: Onomatopee in Topolino (numero 808, 1971).


Simpatica, no, come figura retorica?

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Origini della parola, etimologia


Onomatopea deriva dal greco "ónoma" (nome) e "poiéo" (faccio, creo). In pratica: nome di quel che faccio. La descrizione di un'azione, di una situazione in base al rumore che produce.

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