Dopo aver spiegato in breve le vicende principali legate alla Francia nel medioevo, con la dinastia dei Capetingi, passiamo ad un periodo, circa un secolo, caratterizzato da un lungo conflitto: la Guerra dei Cento anni.
La sua durata è davvero impressionante, dal 1337 al 1453. I protagonisti di queste battaglie sono il Regno di Francia e l'Inghilterra.
Quali sono le origini di questo scontro?
Cause della Guerra dei Cento anni
Come scrivevamo prima, i francesi erano governati dalla famiglia dei Capetingi, fino a che Filippo il Bello, l'ultimo grande sovrano della dinastia (menzionato nel precedente capitolo), morendo, lasciò il trono ai suoi tre figli. Questi, però, non avendo eredi maschi, non poterono garantire continuità al loro dominio.
Tale fatto determina la caduta dei Capetingi e porta la Francia a non avere più un re.
Dato che il "campo" era libero, si presentano due pretendenti al trono:
- Filippo VI - Nipote di Filippo il Bello (figlio del fratello)
- Edoardo III - Re d'Inghilterra e nipote di Filippo il Bello (figlio della figlia)
Se guardiamo la discendenza diretta avrebbe avuto diritto Edoardo III (Filippo era suo nonno), ma gli altri sostenevamo che la discendenza non poteva essere presa in considerazione per linea femminile (Lex Salica).
Quindi, per evitare che l'intero territorio andasse in mano inglese e sostenendo la Legge Salica, viene incoronato Filippo VI. Inizia così la dinastia dei Valois.
La nomina del nuovo re, che regna dal 1328 al 1350, inizialmente viene rispettata dall'avversario, Edoardo III. Tuttavia, qualche anno dopo, con le rivolte nelle Fiandre (al confine con il Sacro Romano Impero, comprendente l'attuale Germania) contro Filippo VI, il re d'Inghilterra torna alla carica.
Questo fatto segna l'inizio alla famosa "Guerra dei Cento anni".
Fatti principali della Guerra dei Cento anni (1337-1453)
Per capire meglio dividiamo il lungo scontro in tre periodi di tempo:
- 1337-1375
- 1375-1415
- 1415-1453
Periodo (1337-1375)
Nel primo periodo la Francia inizia male. Agli ordini di Filippo VI si assiste alla sconfitta a Créchy e alla perdita di Calais (1346). Gli inglesi, grazie ad arcieri e lancieri, battono sul campo la cavalleria medioevale francese.
Dopo Filippo subentra re Giovanni il Buono, dal 1350 al 1364. Anche lui viene battuto pesantemente, a Poitiers (1356). In questa battaglia il sovrano viene catturato e costretto a firmare un accordo, la Pace di Bretigny (1360). Un "patto" devastante per la Francia: perde metà del suo territorio, in favore degli inglesi.
Nel frattempo, rafforzata dalle sconfitte del re, si ribella anche la borghesia francese (guidata da Etienne Marcel) contro il proprio sovrano e nelle campagne i contadini contro il dominio dei feudi (rivolta divenuta famosa con il nome "Jacquerie").
Insomma, un bruttissimo momento per la Francia.
La situazione cambia con il regno di Carlo V il Saggio, dal 1364 al 1415, successore al trono di Giovanni il Buono. Con l'astuzia e l'esperienza del generale Du Guesclin, i francesi battono l'Inghilterra in molte battaglie e riconquistano quasi tutto il territorio perduto negli anni precedenti. Solo Calais rimane agli inglesi.
L'armistizio di Bruges (1375), al quale si è giunti grazie all'intervento del Papa, segna la fine di questa prima parte.
Periodo (1375-1415)
Nel secondo periodo come re di Francia troviamo Carlo VI, dal 1380 al 1422, figlio di Carlo V (sempre della famiglia Valois). Ben 42 anni, caratterizzati però dalla sua pazzia. Un sovrano folle non è proprio l'ideale in questo momento storico e così il potere passa ad alcuni parenti, il duca d'Orléans (suo fratello) e il duca di Borgogna (suo cugino).
I due, però, non si possono sopportare e sono sempre in contrasto, finché il primo non viene fatto assassinare dal secondo (1407). Nasce così una forte rivalità tra i Borgognoni e gli Armagnacchi (sostenitori del duca d'Orléeans e guidati dal conte di Armagnac).
Questo forte astio tra i due porta ad un ritorno dell'Inghilterra: dato che gli Armagnacchi hanno vinto a Parigi, i Borgognoni, per non perdere terreno, cercano il supporto degli inglesi.
Periodo (1415-1453)
I problemi interni della Francia, favoriscono, come scritto prima, una nuova incursione da parte dell'Inghilterra, che ora può contare sull'alleanza dei Borgognoni.
Come in precedenza, i francesi partono male. Carlo VI perde subito ad Azincourt (1415) ed è obbligato a firmare la Pace di Troyes (1420). Un altro patto devastante per la Francia, che stavolta consegna agli inglesi circa il 70% del territorio, i due terzi del totale. E come se non bastasse, anche l'umiliazione di far eleggere come re di Francia il sovrano inglese Enrico V.
Dal 1422 al 1461 sale sul trono francese Carlo VII, senza però cambiare le sorti del paese, ancora sotto il dominio dell'Inghilterra.
Tutto perduto? No, questo è il momento giusto per far nascere una vera e propria leggenda.
La soluzione arriva dal popolo e si chiama Giovanna d'Arco. Una donna capace di alimentare un forte orgoglio nazionale, "inviata da Dio per liberare la Francia" (così giustificava la sua ribellione) e che il re, incapace di fornire una soluzione, premia consegnandole la guida dell'esercito.
Giovanna d'Arco non si fa pregare e inizia subito a ottenere importanti risultati: libera Orléans e fa recuperare al re la propria corona, a Reims (1429).
Tutto sembra andare per il verso giusto quando l'eroina francese viene catturata dagli inglesi e condannata al rogo come "strega". La sua morte, però, non ferma la Francia che continua a vincere battaglie. Fondamentale per le sorti della guerra è il passaggio, nel 1435, dei Borgognoni da alleati degli inglesi ad alleati dei francesi.
Carlo VII conquista terreno, recuperando tutti i territori perduti, lasciando all'Inghilterra solo Calais. La "Guerra dei Cento anni" termina nel 1453.
Prossimo capitolo
- Francia verso la monarchia assoluta. Carlo VII, Luigi XI.
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