Ma quando passiamo alla scrittura, ecco che saltano in mente mille dubbi sulle parole maggiormente utilizzate, più comuni, come questo: Si scrive camice o camicie? Questa "i" la dobbiamo inserire o sarebbe corretto non nominarla neanche?
Bene, per risolvere il dilemma, possiamo fare riferimento ad una semplice regola grammaticale che può venire in nostro soccorso. Questa, infatti, prevede che le parole caratterizzate dal finale in "cia" nella forma singolare (camicia, treccia, goccia, arancia, acacia, corteccia...), debbano poi essere scritte al plurale nel modo seguente:
- se la sillaba finale "cia" è preceduta da una vocale (a, e, i...) allora, nella forma plurale si deve mantenere la "i".
- se la sillaba finale "cia", invece, è preceduta da una consonante, nella forma plurale la "i" scompare
Appartengono al primo caso le parole "camicia" e "acacia", che diventano "camicie" e "acacie".
Mentre fanno parte del secondo gruppo le parole "treccia", "goccia", "arancia", "corteccia" che al plurale si scrivono, rispettivamente, "trecce", "gocce", "arance", "cortecce".
Semplice, no? Con la vocale la "'i" si tiene, con la consonante la "i" sparisce.
Nel caso specifico di "camicia", potrebbe aiutarvi un semplice ragionamento. La parola "càmice" si riferisce al tipico indumento indossato, ad esempio, da medici, infermieri, pazienti. Quindi, inserire la "i" in "camicie" aiuta anche a non confondersi con la nota divisa utilizzata in ospedale.
Stessa regola anche per le parole che al singolare terminano per "gia", come "valigia", "ciliegia", che diventeranno "valigie", "ciliegie" (essendo la sillaba finale preceduta da una vocale), oppure come "pioggia", "spiaggia", che scriveremo al plurale in questo modo: "piogge", "spiagge" (perché c'è una consonante prima della "g".
Passando ad un altro dubbio, si scrive superfice o superficie?
Anche qui, la forma corretta è quella con la "i". Tuttavia, scrivere superfice non è completamente sbagliato (nel vocabolario troviamo scritto "meno comune"): è utilizzato ma meno dell'altra versione, superficie.
Stessa regola anche per le parole che al singolare terminano per "gia", come "valigia", "ciliegia", che diventeranno "valigie", "ciliegie" (essendo la sillaba finale preceduta da una vocale), oppure come "pioggia", "spiaggia", che scriveremo al plurale in questo modo: "piogge", "spiagge" (perché c'è una consonante prima della "g".
Passando ad un altro dubbio, si scrive superfice o superficie?
Anche qui, la forma corretta è quella con la "i". Tuttavia, scrivere superfice non è completamente sbagliato (nel vocabolario troviamo scritto "meno comune"): è utilizzato ma meno dell'altra versione, superficie.
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